lunedì 18 agosto 2014

Fine vacanza

La vacanza è finita ma... come dice una nostra amica e compagna di viaggio... non siamo più gli stessi.

Che cosa ci ha portato questo viaggio?


La conoscenza con un paese dove la diversità di cultura si tocca con mano anche nelle piccole cose: nel fare la coda per l'autobus o per la spesa o per qualsiasi cosa serva farla... nell'ordine e pulizia delle case come nella loro trasandatezza... nel modo di gestire le cose pubbliche... 


Impressioni positive e negative... immaginare come sarebbe la nostra vita qui: migliore o peggiore?





Che cosa abbiamo imparato? 


A gestire dei rapporti, delle relazioni tenendo conto delle esigenze di ognuno... a organizzare e prevedere come a non organizzare e a non prevedere affatto, a trovare soluzioni... a godere del tempo perso o avanzato... 













Nell'attesa del prossimo viaggio possiamo trovare anche noi un albero, di magnolia o di qualcos'altro, sotto cui trovarci per condividere le nostre storie come abbiamo visto fare nella casa di Kipling, giovani, vecchi e bambini tutti insieme: questa è una dimensione ben nota ai nostri nonni ma che forse nessuno di noi ha più vissuto.





To be continued...

domenica 17 agosto 2014

Champagne di mattina

Mattinata dedicata alla visita alle cave della maison Mercier. Siamo arrivati all'apertura e abbiamo fatto il primo turno di visita. Introduzione multimediale veramente interessante per capire come dall'idea di un ragazzo di 20 anni sia nato tutto ciò che possiamo ora ammirare non solo nel loro stabilimento ma in tutta la regione. L'idea di Mercier era di rendere popolare lo champagne e per ottenere questo risultato ha dovuto convincere i piccoli produttori locali a riunire i loro vini sotto la sua etichetta e poi ha dovuto costruire una botte in grado di contenere tutte le uve per ottenere un prodotto uniforme. Nell'atrio dello stabilimento c'è questa famosa botte... una cosa veramente enorme... da 200000 bottiglie di champagne! (non si riesce a fotografarla tutta!)
Le audioguide raccontano tutta la storia della sua costruzione con legno proveniente dall'Ungheria e del suo trasporto; accanto alla botte c'è un modellino che mostra quante coppie di buoi fossero necessari per spostarla! Per portarla all'esposizione universale di Parigi del 1889 (quella della tour Eiffel) furono anche allargate strade, rinforzati ponti e abbattute case... Dopo la presentazione si sale sul trenino che porta i visitatori attraverso le gallerie scavate 30 metri sotto terra in questo terreno calcareo: sono chilometri e chilometri, una cosa veramente impressionante. Ed è lì che il vino realizzato con le tre uve pinot, meunier e chardonnay si trasforma con un procedimento particolare in champagne... le bollicine!
La visita termina quindi con una degustazione che a metà mattina, senza mangiare nulla, ci rende subito un po' allegri. Gli unici a non bere sono i nostri autisti (la polizia locale fa la ronda intorno alle maison!)
La giornata non è ancora finita perché verso mezzogiorno dobbiamo andare a Vertus, che si trova a pochi chilometri da Epernay nella zona del Blanc che in parte abbiamo già percorso ieri, dal produttore che da anni fornisce lo champagne ad alcuni nostri amici. Qui, dopo un giretto per il paese in attesa dell'ora stabilita, nuova degustazione e acquisto di champagne. 
Siamo sempre più allegri e affamati ma ci accontentiamo di un panino e di qualche bibita prima di riprendere il giro nella regione passando fra vigneti e piccoli villaggi, laghetti e anche castelli. Raggiungiamo Chateau-Thierry sul fiume Marne e poi, costeggiando il fiume, torniamo indietro fino a Epernay. Lo spettacolo dei vigneti è sempre sotto i nostri occhi.
La nostra ultima giornata termina in una birreria del centro dove facciamo una cenetta non troppo pesante in previsione del lungo viaggio che ci aspetta domani.

Reims

Ieri lunga giornata di viaggio... a parte il fatto che abbiamo verificato come i traghetti alla fine funzionino meglio del tunnel (la nostra auto è scesa sul suolo francese almeno un'ora prima di quella degli amici passata per il tunnel, a causa di una coda dovuta a motivi tecnici) non è successo nulla di particolare: sole, nuvole, pioggerellina, temporale, nuvole, vento, pioggia... temperature sempre basse anche sul suolo francese.
Siamo finalmente a Epernay (ad essere onesti si tratterebbe di una 'quinta terra' ma ora non posso più cambiare il nome del blog) tra i vigneti da cui si ricava lo champagne in un bellissimo residence sulla collina. Tra poco partiremo per visitare Reims che è a pochi chilometri. Naturalmente ... piove.
La cattedrale come ci aspettavamo è grandiosa vista dall'esterno con gli archi rampanti e tutto il resto... ci fa molto discutere su come gli antichi maestri abbiano potuto fare i calcolo necessari per renderla stabile e farla reggere per tutti questi anni. Dentro si sta svolgendo una funzione con arcivescovo quindi non possiamo girare liberamente per le tre navate ma dalla mostra che ne spiega la storia, collocata nella navata di destra, sembra proprio che dall'impianto originale si sia progressivamente creato una specie di guscio che contiene il tutto e le conferisce la forma attuale.(ho fotografato la cattedrale in questo modo per coprire l'impalcatura che nasconde la parte centrale della facciata)
Dopo la cattedrale, seguiamo un percorso di visita della città che ci porta in vari luoghi di interesse storico e di epoche molto diverse: la porta romana, di cui rimangono alcune arcate, un bellissimo mercato coperto novecentesco, un insolito portico sotterraneo sempre di epoca romana.

Dopo pranzo, torniamo a Epernay e percorriamo prima in auto e poi a piedi l'Avenue de Champagne dove si trovano le maison dei principali produttori: Moët Chandon, Perrier... Mercier dove vorremmo fermarci per visitare le caves, ma è tutto occupato e quindi dobbiamo riprogrammare per domani mattina.

Il clou della giornata però è il tour sulla route dello champagne, tra le vigne delle diverse maison. Il paesaggio è splendido e unico. Non posso non fotografare la pietra che indica il vigneto in cui si coltivano le uve per la produzione del Veuve Cliquot, il mio champagne preferito (non lo bevo tutti i giorni ma se posso scegliere...). Ci arriviamo casualmente e per questo la sorpresa è ancora maggiore. Per concludere una cenetta in un ristorante locale con molte cose buone.






mercoledì 13 agosto 2014

Da Kipling alle Seven Sisters

Fatti gli ultimi acquisti di cibarie in un supermarket, andiamo a visitare la casa di Rudyard Kipling, l'autore de "Il libro della giungla" che si trova a due passi dal nostro cottage. L'edificio principale con le stanze della famiglia Kipling è immerso nel verde, circondato da prati verdissimi con alberi da frutta e contiene anche uno stagno e un muliiino: un sito del National Trust sfruttato anche a scopo didattico con attività per grandi e piccini. La casa è rimasta tale e quale è stata lasciata dagli eredi dello scrittore e quindi mostra uno spaccato di vita di quel periodo.

Dopo pranzo, piccolo spostamento verso il mare.
Vogliamo vedere le bianche scogliere da vicino ma non a Dover, le 'Seven sisters' vicino a Eastbourne.
Prima però passiamo dal Castello di Bodiam che nelle foto che abbiamo visto sembra proprio il classico castello delle fiabe. 

Effettivamente visto dall'esterno così è: quattro torri, fossato con acqua e tante papere... L'interno però non esiste, al di là delle mura esterne non è rimasto quasi nulla. Ciò non impedisce però di farlo diventare un'attrazione turistica soprattutto per i bambini che anche qui hanno delle 'attractions' specifiche. Alcuni personaggi in veste medioevale intrattengono i visitatori, bambini e non, all'interno e all'esterno (vasaio, fabbro, attacco al drago con spade di legno...). Ma la cosa più curiosa è un grande corno, che viene dato ai bambini per seguire la visita, da cui escono le voci registrate degli ipotetici abitanti del castello che dialogano tra di loro nei punti notevoli del percorso. È veramente la più strana audioguida che abbiamo mai visto!
Alla fine si è rivelata un po' deludente come visita ma il luogo è molto bello, come sempre.
Dopo un'oretta siamo in vista della scogliera. Appena arriviamo inizia a piovere, un forte temporale, nuvole nerissime si stagliano sul cielo. Ci ripariamo sotto il portico del bar che però è già chiuso.
Finita la pioggia, siamo pronti per fare la prevista passeggiata tenendoci a debita distanza dal bordo che qui è molto particolare: si cammina su un prato che ad un certo punto diventa uno strapiombo senza che il prato stesso sembri finito.

Dalla cima della scogliera salutiamo l'Inghilterra componendo con le pietre la scritta:

Domani rientriamo nel continente...



Una piacevole giornata

Al mattino sosta in un paesino vicino a Canterbury, Cilham. Dopo una breve pausa per il caffè ci incamminiamo e visitiamo la chiesa dove due signore ci accolgono con ... caffè e the con dolcetti (ci sono i tavoli dentro la chiesa) che però abbiamo appena consumato nella Inn all'ingresso del paese seduti al sole. Ci limitiamo ad acquistare un muffin che porteremo a casa.

A questo segue una inaspettata visita al parco di una grande villa aperto per puro caso proprio solo il secondo martedì del mese. Distese di prati verdi e alberi d'alto fusto tra cui una quercia bicentenaria e un magnifico cedro.

Campi da tennis verdi (sintetici ma proprio dello stesso verde dell'erba visti a distanza), laghetto con ninfee e isoletta, orticello, boschetti: 
una meraviglia come tutto il paesino intorno con alberghetti, caffè, negozi in case medioevali tutte ben conservate.

Dopo pochi chilometri e un leggero lunch a base di sandwich in una 'panetteria' (in realtà un bellissimo locale che si affaccia su due strade del centro) ci attende la visita alla magnifica cattedrale di Canterbury... veramente enorme... piena di storia... teatro di avvenimenti importanti (tra cui l'assassino di Thomas Beckett), con testimonianze di diversi stili architettonici: romanico e gotico inglese in particolare.
Colpisce soprattutto l'imponenza e l'articolazione dei vari ambienti che la compongono, varie chiese dentro una grande chiesa, la cripta, il chiostro... Ognuno di noi fa la visita con la sua audioguida seguendo l'itinerario indicato. Il coro della cattedrale sta facendo le prove e quindi ci accompagna con i suoi canti.
Siamo tutti favorevolmente impressionati da ciò che abbiamo visto e contenti della giornata nel suo complesso. Torniamo a casa per cena e dopo usciamo nel paese per fare una passeggiata. Sosta al pub dove tutti gli avventori sono impegnati in una gara di Trivial Pursuit. Tentiamo anche noi di capire e poi di rispondere a qualche domanda, mentre beviamo qualche birra. Uscendo vediamo finalmente un cielo stellato e una magnifica luna piena.

lunedì 11 agosto 2014

Fourth land

Lasciamo Nottingham verso le 8:30 e all'uscita ci troviamo davanti una bellissima centrale nucleare, una delle sei o sette esistenti nel Regno Unito.
Seguiamo un itinerario alternativo per non dover attraversare il ponte sul Tamigi vicino a Londra ed evitare almeno una coda. 

Sulla M25 però ci tocca... ad un certo punto, stremati, decidiamo di uscire dall'autostrada e prendere una strada normale per raggiungere la nostra casa a Burwash.
Appena usciti però cerchiamo un posto dove mangiare qualcosa perché siamo affamati. Il primo posto che troviamo è nostro, un ristorante nepalese il cui gestore ci prepara alcuni assaggini della cucina del suo paese, non troppo piccanti, il giusto direi, molto buoni.
La nostra nuova casa, che raggiungiamo verso le 18, è un ampio cottage molto rustico, in un paesino immerso nel verde. 
Abbiamo fatto la solita spesa nel paese precedente e quindi ci riposiamo prima della cena.
Domani andremo a Canterbury che non è proprio a due passi...

domenica 10 agosto 2014

To the south

Partenza per Nottingham alle 8:30 circa. Lasciamo Edimburgo con l'idea che la Scozia dei paesaggi sia tutta da vedere ma in un prossimo viaggio.
Per strada solite tappe per caffè e cambi di guida. Ci fermiamo in un service di paese vicino al quale si trova una caffetteria con negozietto di antichitá a cui qualcuno non sa resistere. Buoni affari per le tre signore di una certa età che lo gestiscono... per noi buoni dolcetti. 

Il viaggio prosegue e ad un certo punto comincia a piovere forte. Il cielo è uniformemente coperto... 

Dopo la pausa pranzo (autogrill enorme con panini veri... anch'essi enormi), andando verso Sud, il tempo migliora, le nuvole si diradano e all'orizzonte si vede un po' di cielo blu.
Arriviamo a Nottingham all'Ibis Hotel alle 16:30. Tira vento....
Passeggiata, nonostante il vento gelido, per arrivare almeno fino al castello che non possiamo visitare data l'ora tarda ma... non resistiamo alla tentazione di farci fotografare sotto la statua di Robin Hood.... e, dopo alcune ricerche infruttuose, decidiamo anche di cenare nel ristorante proprio di fronte. Ottima scelta! 
Torniamo all'hotel e, prima di ritirarci, decidiamo il percorso per il giorno successivo cercando di fare meno strada possibile sull'anello di Londra.